martedì 28 aprile 2015

Nostalgifags: Non Guardare indietro ci sei già stato

Se ci fossero ancora i dinosauri e questi avessero attraversato indenni i millenni son sicuro che le discussioni che si sarebbero sentite sarebbero le stesse. 
“erano meglio gli anime di un milione di anni fa.. a quelli si che erano belli” 
“e si non come quelli di adesso, addirittura in uno dell'altro giorno ho visto persino la coda”. 
“ma che vergogna! Una coda, addirittura? Dove andremo a finire!”
"roba dell'altro mondo!"E avrebbero trovato il modo di chiudersi a guscio nella loro lobby: 

“anime preistorici, il meglio del meglio dell'animazione del pleistocene” e cosi avrebbero condiviso i loro status di quanto erano felici e di come era bello mangiare i tegolini e le girelle al tritato di manzo senza nessun aggiunta chimica. 
“era tutto naturale” dietro non c'è niente, alla faccia del mulino bianco e della gallina Rossita. Tiee!!
e sul “tutto vero” su questo concetto: del più sano, più bello, hanno costruito il loro regno. 

In realtà bisogna dirlo .. i famosi utenti della prima ora degli anime in italia hanno visto solo la punta dell'iceberg di tutto l'insieme della programmazione che si faceva a quei tempi, non portavano tutto dal Giappone. E non tutto quello che portavano era bello, era solo diverso, abituati agli stereotipi della cultura media italiana dove Calimero continuava a tuffarsi nelle varie bacinelle per smacchiarsi dall'unto e bisunto e topo Gigio gridava strapazzami di coccole, quella sembrava proprio un aria nuova. 
E in quel clima di precommercializzazione di massa che in italia riempiva la tv con ancora molta timidezza, ai nostri occhi quel mondo sembrava magia, perché riportava fuori dalle nostre favole abituali condite di cenerentole disney e cappuccetti rossi una narrazione animata con nuovi eroi. Ma il bel faldone di fanservice e di trashate c'erano anche allora, se le sono sorbite anche loro, solo che non sono abituati a riconoscerle perchè quel linguaggio si è strutturato negli anni e solo che prima non se ne parlava, e nemmeno ora ne parlano "come se il loro modo di visione fosse "puro".

Ogni generazione ha le sue fan mode che servono ad attirare i fan. Lo schema di allora aveva una continuità degli eventi trascinata da una ripetizione quasi episodica dell'accaduto, potevi metterci la mano sul fuoco.. che guardando Mazinga e parlando con qualcuno del cartone, se chiedevi “che mostro aveva sconfitto” nessuno avrebbe gridato spoiler,  perchè l'ieri e il domani della serie erano pressoché identici .. stesso schema che si ripeteva infinite volte fino all'epilogo, e i personaggi erano ridimensionati a mo di macchietta “figli di ssssienziati o studiosi” che si riunivano nel palazzo della scienza per combattere il nemico di turno.
Non voglio generalizzare perchè poi altrimenti salterete fuori come cavallette di fronte a un invitante campo di grano dicendo:
“ma non erano tutti così c'era x che era diverso e y aveva questo” 

lo so bene, ma la situazione inversa funziona anche oggi. Anche ora dal calvario della commercializzazione dei prodotti animati a cliché sbuca l'insolito e il diverso. Solo che chi è rinchiuso nella sua gabbia temporale non lo vede.
l'utente di vent'anni fa dal suo regno di maghette dagli specchietti magici e dal fatto che le majokko diventavano adulte non si è spostato più di tanto.  
E così ci si sorbisce il “ma che bello Candy Candy quello si che trasmetteva i valori” come se i sentimentali di adesso non avessero nulla da spartire e nulla da insegnare a loro e fossero "vuoti". non è così.  
Sono solo cambiati i tempi e le gag umoristiche, le generazioni di adesso sono solo più smaliziate. ma i valori sono gli stessi. Negli anni 70 gli adolescenti sembravano usciti dalla scuola “delle orsoline” e quindi certe argomentazioni erano evitate come la peste, anche se vi erano delle rare eccezioni.e spezzerò una lancia a favore, anche molta roba attuale è stata deprivata dell'ormone solo in favore del siamo ingenui ci piacciono solo le botte. comunque... 
Morale della favola evitiamo di ghettizzarci facendo delle nostre barriere culturali o delle nostre abitudini di allora il vostro paradiso dell'animazione. Ogni generazione ha la sua magia, poi naturalmente le produzioni attutali si adattano a quelli che sono gli adolescenti del nostro tempo, casomai qualcuno se l'avesse dimenticato. Ciò che deve vincere è la narrazione, "si racconta qualcosa" e la narrativa anche se animata non può avere un confine, mai. bisogna sempre guardare avanti:
 
Non c'è lo vedrei mai Dante con le mani in testa dire .. “ma cosa è questa roba, c'è gente che non scrive più in endecasillabi, ma che orrore!”

 ma per rispondere lascerò a snoopy dire la sua in queste due vignette:  

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